Nato sotto il segno dei Pesci
Continua il nostro viaggio tra l'astronomia e la mitologia con il segno dei Pesci.
La mitologia
Dopo la costellazione del capricorno è la volta di un altro animale, questa volta completamente appartenente all’ambiente marittimo: parliamo della costellazione dei pesci.
Secondo la mitologia greca, tale costellazione avrebbe origine da una vicenda accaduta durante la guerra degli dei contro i Titani: Gea, la dea terra-madre, la prima del mondo greco, desiderosa di vendetta contro Zeus per aver imprigionato i suoi figli, decise di inviargli contro l’ultimo figlio, Tifone. Questi era un mostro con centinaia di teste, dalle cui bocche sputava fuoco e fiamme. Il dio Pan, essendo stato il primo ad accorgersi del suo arrivo, avvertì tutti gli altri dei per poi gettarsi in un fiume assumendo l’aspetto del capricorno. Come lui anche Afrodite e suo figlio Eros cercarono riparo vicino alle sponde del fiume Eufrate, la giovane dea, però, spaventata dai rumori del vento, vi ci si tuffò con il figlio. A questo punto, come racconta la versione più diffusa di questa leggenda, i due per muoversi più velocemente e facilmente tra le acque si tramutarono in pesci e per non perdersi decisero di legarsi con una corda. Per altri studiosi, invece, a loro si avvicinarono due pesci che li trasportarono, sani e salvi, sulla riva opposta a cavallo dei loro dorsi. Secondo altre teorie a trasformarli in pesci fu Zeus stesso, che, in seguito, per ricordare la loro fuga li collocò in cielo sotto forma di costellazione.
L’osservazione
Per poter osservare la costellazione del Pesci dobbiamo rivolgere il nostro sguardo verso l’Acquario e l'Ariete, fra i quali si vedrà anche se debolmente.
Infatti la stella, conosciuta anche con i nomi di Kullat o Alpherg, ha una magnitudine di 3.6 ed è la più luminosa del gruppo; si tratta di una gigante gialla con un raggio ben 23 volte più grande di quello solare.
Per focalizzare meglio la figura dobbiamo delineare una V nel cielo inclinata verso destra alle cui estremità troviamo due anelli a rappresentare il corpo dei due pesci.
Inoltre, se volessimo allargare la nostra osservazione, potremmo scegliere l’affascinante galassia scoperta da Charles Messier: M74, che si presenta con una chiara forma a spirale con bracci aperti. L’oggetto celeste dista da noi ben 35 milioni di anni luce; proprio per questo si classifica con magnitudine 9,20 come uno degli oggetti più deboli del catalogo Messier.
Buona osservazione a tutti