Solitudine e violenza

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Oggi, dopo una successione di eventi e di conquiste, il ruolo femminile è alla pari di quello maschile, ma, nonostante ciò, siamo ancora costretti a segnalare i tanti casi di violenza e molestie che molte donne subiscono. 

Per questo oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Il problema più grande sorge quando di fronte a 89 casi di violenza al giorno, 103 femminicidi nel 2021 (dato che ha già superato quello dello scorso anno) il nostro caro governo non fa nulla
. La conseguenza è piuttosto l'aumento dei delitti nell’ambito familiare e affettivo. E purtroppo non aumentano i fondi per i centri antiviolenza: solo il 2% dei fondi nazionali sono stati stanziati nel 2020. Questo comporta che una denuncia su quattro viene archiviata e molte donne preferiscono non denunciare le violenze subite. 
Un'altra testimonianza dell’indifferenza delle istituzioni è quanto accaduto lo scorso 22 novembre alla Camera dei Deputati quando la Ministra per le pari opportunità, Elena Bonetti, vestita tutta di rosso, ha presentato la mozione contro la violenza sulle donne, e lo ha fatto in un'aula vuota: solo 8 deputati su 630 erano presenti. Un dettaglio significativo, oltre che sgradevole, a mio parere: la solitudine della ministra. 
Oltre a questo possiamo aggiungere la totale assenza della prevenzione, a cominciare dalle scuole e dalle università, dove non se ne parla in maniera organica e strutturata, tranne in questa giornata.
Da studente del secondo anno a volte mi chiedo come sia possibile che ancora oggi succedono determinate cose e devo dire che non riesco a trovare delle risposte…. 
E allora vorrei rivolgere un appello a tutti gli uomini: non donate alle donne rose e cioccolatini l’8 marzo, ma donate loro amore per tutti i 365 giorni, perché la violenza si vince con la prevenzione, la tutela, la giustizia, e soprattutto l'amore.

L'autore
: Lorenzo Miani
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