Morte volontaria medicalmente assistita. Quasi pronta la legge
Tra poco sarà discusso al Senato il testo del disegno di legge che prevede la morte volontaria medicalmente assistita di un soggetto maggiorenne, capace di intendere e di volere, affetto da una patologia irreversibile e da dolore intollerabile.
Il Parlamento ha dovuto provvedere ad una legge su sollecitazione della Corte Costituzionale, in seguito alla vicenda di Dj Fabo del 2017, per evitare il verificarsi di un vuoto costituzionale.
Diversi sono i pareri riguardo al contenuto della legge. Abbiamo sentito l’opinione del professor Sabino Mennuni, docente di religione al liceo scientifico Riccardo Nuzzi di Andria:’’Generalmente la posizione della Chiesa è contraria ad ogni tipo di eutanasia, tuttavia molti sono gli ambienti cattolici che chiedono la promulgazione di una legge equilibrata che concili il diritto alla vita con la rinuncia dell’accanimento terapeutico’’
Di fatto la Chiesa per molti motivi è sempre stata contro questo tipo di pratica: il dono della vita è intangibile; la malattia per l’individuo non è un limite, anzi i malati, seppur fragili, hanno una loro valenza e devono essere tutelati.’’In una società democratica’’ - prosegue Mennuni-’’sono presenti impostazioni morali diverse e come dice il Santo Padre, vanno tutte ascoltate. Per questo, importanti riviste cattoliche, hanno sostenuto questa proposta di legge in grado di conciliare gli interessi cattolici con quelli della società civile’’. ‘’A questo proposito’’ -conclude Mennuni- ‘’Giovanni Paolo II affermava che le società occidentali hanno un maggior culto della morte rispetto a quelle più arretrate, in cui si sente maggiormente il desiderio di vivere, in qualsiasi circostanza’’.
E’ probabile che questo DDL venga approvato anche al Senato dove giunge in un clima particolarmente favorevole: da un lato la posizione della Chiesa che non è completamente schierata contro, dall’altro le drammatiche vicende della guerra in Ucraina ed infine l’apparente solidità del governo attuale che consente approvazioni rapide che non sarebbero possibili in campagna elettorale.