7 Febbraio: Giornata mondiale contro il Bullismo e il Cyberbullismo al Liceo “Nuzzi”

(Tempo di lettura: 2 - 3 minuti)

Alcuni studenti del Biennio, che hanno partecipato  al corso di cinema tenuto dal regista Riccardo Cannone, hanno messo in scena un interessante spettacolo dal titolo “Ci stai?”. Durante il progetto, infatti, si sono cimentati nella sceneggiatura di uno spettacolo sul tema del cyberbullismo, con la guida del  regista. La sceneggiatura trattava un argomento di drammatica attualità: il bullismo sui social media con protagonisti gli adolescenti.

La protagonista, la liceale Luna, manda una sua foto intima al proprio fidanzato. Questi la fa vedere al suo amico, che ne approfitta per condividerla sui Social con il cellulare. La povera ragazza, non riferendo niente agli adulti, è presto costretta a subire le vessazioni dei compagni: alla fine sarà costretta a cambiare città.
Gli attori sono riusciti a portare efficacemente in scena una situazione  che purtroppo è di stringente attualità, perché purtroppo sono situazioni che hanno luogo nelle scuole di tutto il mondo.
La trama dello spettacolo, secondo me, non è stata affatto scontata, ma decisamente utile per sensibilizzare tutti noi studenti riguardo una realtà che in alcuni casi può portare a conseguenze veramente drammatiche. E’ importante soffermarsi e trattare il più possibile questo argomento, perché tutti coloro che compiono  atti di cyberbullismo possano capire di stare commettendo dei gravi errori.  Tutti devono capire di  dover salvaguardare e aiutare le vittime ed evitare indifferenza, perché ciò non fa altro che sostenere il comportamento dei bulli. Alcune volte, il bullo si autogiustifica sostenendo di aver voluto semplicemente “scherzare”, deridendo una persona o pubblicando delle foto che la ritraggono in situazioni tali da ridicolizzarla, senza accorgersi di compiere veri e propri atti di bullismo. E’ opportuno rendere consapevoli questi individui che ciò che definiscono semplice “scherzo”  può  avere risvolti molto pesanti anche da un punto di vista penale, così come accade nella trama letta dai nostri attori: alla fine colui che è stato autore della cattiveria nei confronti della ragazza, viene denunciato e si ritrova una macchia sulla sua fedina penale. 
E’ importante, inoltre, l’intervento dei genitori e degli insegnanti affinché controllino e blocchino immediatamente gli atteggiamenti nocivi tra i ragazzi. Parlare con gli adulti è sempre il primo, decisivo passo per “salvarsi” ed è importante che ogni ragazzo bullizzato lo faccia.
Nello spettacolo, infine, è stata evidenziata la presenza in tutte le scuole di un “Punto di ascolto”, luogo in cui tutti noi studenti possiamo recarci se subiamo atti di bullismo o cyberbullismo. 
Questa occasione ha contribuito a invogliare noi studenti  ad esporre i nostri problemi agli adulti, qualora dovessimo trovarci in situazioni simili.  Luna, la protagonista della sceneggiatura, non racconta niente ai suoi genitori, neanche su esortazione di questi: se la sua amica non avesse riferito tutto al professore, la vittima avrebbe continuato a soffrire e vedere solo il buio intorno a sé. Questo, in alcuni casi, può portare alcuni ragazzi alla depressione e, purtroppo, anche al suicidio.

Chiedere aiuto, rivolgersi a chi ha più esperienza di noi è la sola salvezza, in questi casi.

 Vincenzo Troia 2A

L'autore
: Vincenzo Troia
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