"Padrone mio"... In scena il dramma della condizione dei lavoratori sfruttati
E’ andato in scena nell’auditorium del liceo ‘’R. Nuzzi’’ di Andria, lo spettacolo teatrale ‘’Padrone mio’’, interpretato da Nicola Conversano, Savino Lasorsa (che ha curato il testo) e Gerardo Tango, responsabile delle musiche.
La piece narra l’intreccio delle vite di un sindacalista, un giornalista ed un musicista, i quali, attraverso un libro dedicato alla vita del cantautore foggiano Matteo Salvatore, si rendono conto di avere un obiettivo in comune, cioè quello di denunciare lo sfruttamento nel mondo del lavoro.
Il giornalista Giorgio rappresenta il punto di unione delle figure narrative; tutto nasce da un'intervista che lui rivolge al sindacalista con l’intento di raccogliere informazioni per la scrittura di un articolo sul caporalato. In quell'occasione Giorgio è affascinato dalla musica proveniente dal piano superiore a quello del sindacalista. Entra così in scena il musicista, amante dei brani di Matteo Salvatore, che canta continuamente, disturbando le giornate del sindacalista.
Sarà proprio il libro che descrive la vita del cantautore, che, passando di mano in mano fra i tre protagonisti, li avvicinerà e li unirà.
Emergono, durante lo spettacolo, anche figure di rilievo, come quella di Giuseppe Di Vittorio, politico pugliese idolo del sindacalista Antonio, e Paola Clemente, la bracciante agricola morta nel 2015 nelle campagne di Andria a causa della fatica del lavoro.
Caratteristica principale della messa in scena è il rapporto con il pubblico: lo spettatore viene coinvolto dagli attori che, pur parlando tra loro, sono sempre rivolti verso la platea che in tal modo viene ‘’inserita’’ nella rappresentazione. Molto bravi gli attori nell’interpretare i vari personaggi e descrivere il dramma dello sfruttamento dei lavoratori.
Essenziale la scena, un telo nero come sfondo con tre sedie ed una colonna sonora prodotta direttamente in scena dal musicista-attore.
E’ uno spettacolo che sicuramente è da consigliare a tutti in quanto tratta un tema drammatico ma con leggerezza ed ironia, senza sminuire la potenza del messaggio che giunge forte allo spettatore che ne viene coinvolto pienamente.
Il pubblico esce dal teatro arricchito e soddisfatto, invogliato a riflettere sui temi del lavoro e sull'importanza dei diritti dei lavoratori.
Lo spettacolo ha ottenuto grandi successi anche al teatro Abeliano di Bari ed al Festival Internazionale “Castel dei Mondi” di Andria e si prevedono ulteriori repliche nel corso di quest’anno.