Quale famiglia?

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Il PON di “Cinema e debate” di quest'anno, che ha coinvolto la classe 4 D, sta affrontando un percorso riguardante il tema centrale della famiglia e della sua evoluzione nel tempo, con la visione e discussione di film.

La famiglia è da sempre una componente fondamentale della società. Per gli antichi Greci, ad esempio, essa aveva la funzione di generare nuovi cittadini e tramandare l'eredità della stirpe; soltanto, però, con i romani nacquero le prime norme dedite a regolarla. Secondo tali leggi, la famiglia  doveva fondarsi sul vincolo del matrimonio, cioè un accordo basato su una reciproca convenienza, organizzato dai padri per i figli che spesso non conoscevano coloro che avrebbero dovuto sposare. Successivamente, con il cristianesimo si poté osservare un ulteriore mutamento nella concezione dell’unità famigliare ora vincolata ai principi della monogamia e dell’indissolubilità. In seguito, poi, alle successive rivoluzioni politiche ed industriali, a mutare con la società fu anche la famiglia, specialmente con il trasformarsi del ruolo della donna la quale iniziò proprio durante questo periodo a rivendicare i primi  suoi diritti.

Diritti che fino ad allora le erano stati negati a causa della natura misogina e patriarcale che la società occidentale aveva avuto fin dai suoi albori e che l'aveva costretta a vivere segregata all’interno dell’ambiente familiare con l'obbligo di essere succube del marito e di occuparsi di esclusivamente dei figli e delle mansioni domestiche. Questa particolare visione della famiglia si potrebbe pensare sia ormai superata, eppure ancora non è così e, purtroppo, il nostro Paese procede lentamente su questo fronte, ci basti  solo pensare, per esempio, a come il delitto d'onore sia stato abolito solo nel settembre del 1981.

Nel corso degli anni non sono mancate critiche a questo tipo di unità famigliare, un esempio può essere considerata “La famiglia Addams”, pensata del suo ideatore, Charles Addams, da cui prende il nome, proprio come un attacco contro lo stereotipo di famiglia statunitense, basato sulla repressione della sessualità, sulla sottomissione della donna e sul mantenimento delle apparenze. La famiglia Addams nonostante, o meglio, proprio grazie agli atteggiamenti, che potremmo considerare bizzarri o anormali, dei suoi membri, risulta essere una quasi perfetta rappresentazione di una famiglia amorevole, capace di valorizzarsi e non farsi piegare dai giudizi altrui. Il loro motto, infatti, non può non essere che «Sic gorgiamus allos subjectatos nunc» («Con delizia banchettiamo di coloro che vorrebbero assoggettarci»).

 Il dibattito sui ruoli e importanza della presenza di una madre e un padre all'interno della famiglia, possiamo dire che è ancora aperto, specie se si fa riferimento alla nuova, e sempre più urgente, tematica delle famiglie cosiddette “fluide”. Questa tipologia di famiglia differisce da quella tradizionale, perché composte da genitori single o coppie omogenitoriali, ed è oggi oggetto di un acceso dibattito politico, ma anche etico, specie se si entra nell’ambito di diritti quali quello di una coppia dello stesso sesso ad adottare un bambino. E nonostante siano stati effettuati diversi studi in merito alle capacità genitoriali di coppie omosessuali, che hanno provato come per lo sviluppo più ottimale del bambino non sia affatto rilevante la sessualità dei suoi genitori, ancora nel nostro paese c’è una forte resistenza a concedere tale diritto. Spesso, quelle persone che affermano che tale condizione possa danneggiare i bambini, in realtà non si rendono conto, o non vogliono rendersi conto, di come l'unico danno che possa subire il bambino sia quello causato dai loro giudizi infondati, e tutto perché non vogliono vedere contraddetta quella visione ideale della vita familiare, che anni e anni di influenza da parte di mentalità obsolete hanno cementato nella loro visione del mondo.

Per affrontare tali complesse questioni sono stati proposti ai ragazzi, in questo progetto, alcuni film tra cui “Tutto su mia madre” e "Mine Vaganti”, di cui sarebbe utile ricordare alcune affermazioni. Dal primo film, ricordiamo: “La vera autenticità non sta nell'essere come si è, ma nel riuscire a somigliare il più possibile al sogno che si ha di se stessi”;   “C'è gente che pensa che i figli si facciano in un giorno, però ci vuole tempo, molto tempo!”. Dal secondo: “Non farti mai dire dagli altri chi devi amare e chi devi odiare. Sbaglia per conto tuo, sempre”;   “È più faticoso stare zitti, che dire quello che si pensa”.

Maria Pia Marzano 5E

L'autore
: Maria Pia Marzano
Studente del quarto anno
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