Pennellate
“La bellezza salverà il mondo.”
Mai come in questo momento le parole di Dostoevskij risuonano profetiche: abbiamo bisogno di bellezza, di quella bellezza che è vita e rivela la forza e la creatività degli uomini, il tentativo di ordinare la vita armoniosamente secondo la coscienza di ciascuno.
E la bellezza è arte, ed è l’unica da cui possiamo ora farci contagiare. Per questo abbiamo scelto di lanciare delle pennellate di bellezza, raccontando le opere d’arte più belle. E Pennellate vuole essere un appuntamento fisso per esplorare e scoprire l’emozione di un quadro, una scultura, un monumento, ma soprattutto la bellezza della vita.
“Il bacio” di Francesco Hayez: manifesto patriottico
Francesco Hayez (1791-1882) è stato il massimo esponente del Romanticismo italiano dell’Ottocento. Tra le opere più famose dipinte dall’artista veneziano è “Il bacio” (1859).
Il Bauhaus, una scuola d'avaguardia
Tra gli autori di spicco del Razionalismo in architettura negli anni venti del Novecento c'è il tedesco Walter Gropius (1883-1969), fondatore della scuola più innovativa sia in Germania che in tutta Europa.
“Casa sulla cascata”... un'innovazione architettonica di Frank Lloyd Wright
Tra i più importanti esponenti statunitensi del Movimento Moderno (architettura organica) del Ventesimo secolo, c'è Frank Lloyd Wright (1867-1959), ritenuto il fondatore dell’architettura contemporanea americana.
La donna dipinta da un secessionista viennese: Gustav Klimt
Tra le maggiori opere rappresentative della fase di completo sviluppo produttivo-pittorica dell’artista austriaco Gustav Klimt (1862-1918) figura certamente “Le tre età della donna” del 1905.
La protesta dei lavoratori: Pellizza da Volpedo
Tra gli artisti più celebri della pittura divisionista di fine secolo dell'Ottocento vi è con certezza Pellizza da Volpedo (1868-1907), che ha rappresentato sulle tele scene di condizioni di vita delle classi meno abbienti.
Fucilazione a Roma 1944 nella denuncia sociale di Renato Guttuso
L’artista neorealista più importante dell’arte italiana del secondo dopoguerra è senza dubbio il pittore siciliano Renato Guttuso (1911-1987), fondatore del Fronte nuovo delle arti.
Il dadaismo, un'arte di rinnovamento
Se “Dada non significa nulla”, i dadaisti scelgono questo “balbettio” infantile privo di valore per presentarsi al mondo e lo gridano nel manifesto di Tristan Tzara del 1916.