La coscienza del nostro amore secondo Pasolini
PASOLINI E “LA COSCIENZA DEL NOSTRO AMORE”
Perché Pasolini non va dimenticato soprattutto tra noi giovani, in occasione del centenario della sua nascita, il 5 marzo?
Pasolini si è distinto sin da giovane in vari ambiti letterari, culturali, infatti è stato un importantissimo drammaturgo, poeta e sceneggiatore, ciò che lo distingueva tuttavia era il suo occhio critico nei confronti degli atteggiamenti borghesi, il suo essere esplicito, schietto e quindi anticonformista su argomenti che alla sua epoca erano ritenuti dei tabù. Pasolini decise di non nascondere al mondo la sua natura, ma di mostrarsi per ciò che realmente era, un semplice uomo diverso nella sua sessualità. Tutt’oggi, molte persone che condividono con lui questo orientamento si sentono diverse, quasi non degne di vivere nella società di oggi, una società non inclusiva e pronta sempre a puntare il dito contro la diversità, tutto ciò viene criticato dallo stesso Pasolini, che diventa per noi giovani un esempio da seguire. In una delle sue opere, Comizi d’amore, decise quasi di “scandalizzare” la società stessa interrogando persone di tutta Italia e di qualsiasi età su argomenti a sfondo sessuale. La registrazione avvenne nel 1963 mentre Pasolini, assieme a Moravia, cercava i luoghi e i personaggi per uno dei suoi più celebri film “Il Vangelo secondo Matteo". Colto da una geniale intuizione, decise di sospendere la ricerca e di svolgere un'inchiesta per svelare le opinioni degli italiani circa la sessualità. Così, nell’estate dello stesso anno, intraprende un viaggio per tutta l’Italia da nord a sud, osservando il modo in cui la società è cambiata, modificata dalle due forze opposte del neocapitalismo del boom economico, che portò all’omologazione della società contro la tradizione. Nonostante le differenze dovute al ceto sociale d’appartenenza degli intervistati, ciò che accomunava tutti loro è il modo di parlare della sessualità, che veniva trattato come un oggetto di scandalo. Pasolini, quindi, delineò un ritratto autentico degli italiani, cercando di abbattere l’ostacolo ineliminabile del tabù: infatti, al tema centrale della sessualità affiancò altri temi sociali, come il divorzio, la famiglia, il matrimonio e la legge Merlin, che abolì la prostituzione. Le tematiche imbarazzavano gli interrogati, non sempre aperti al dialogo, alcuni rimanevano ad ascoltare, o a borbottare, pensando nelle loro menti incoscienti, che quello fosse il degrado della gioventù. Pasolini, determinato nella sua intenzione di riuscire a raggiungere il compimento di un’opera a scopo didattico, va avanti non curandosi dei giudizi altrui ma, soprattutto, continua questa missione con la consapevolezza di star combattendo contro la paura e l’ipocrisia della piccola borghesia.
Pasolini fu ucciso da un ragazzo di diciassette anni a causa della sua omosessualità, e nonostante ciò, la stampa fece intuire che fosse morto delle sue manie e dei suoi vizi. Venne sminuita quella che è a tutti gli effetti una limitazione nella libertà di essere sé stessi, una libertà sancita persino dalla legge, ma che molti tutt’ora non riescono ad accettare. Egli non va, dunque, dimenticato oggi più che mai perché purtroppo, ancora oggi ci sono numerosissimi episodi di violenza contro chi, come Pasolini, ha il coraggio di esprimere liberamente la propria personalità, come i membri della comunità LGBT, acronimo che ha lo scopo di enfatizzare la diversità delle culture basate su sessualità e identità di genere. In Italia è stata discussa l’approvazione del disegno di legge Zan, ovvero una legge contro l’omotransfobia, che tutelerebbe tutti coloro che sono soggetti a discriminazioni per identità di genere, orientamento sessuale e disabilità, ma dopo molto tempo la legge è stata solo calendarizzata, a causa della netta contrapposizione di opinioni in Senato.
Dobbiamo riconoscere che il messaggio di Pasolini è ancora attualissimo e che, in qualità di scrittore, le sue opere risultano ancora più significative ai giorni nostri, tant’è che nel 2017 è stato riproposto lo stesso docu-film ambientato, però, nella Bologna dello stesso anno. Fortunatamente le opinioni degli italiani sono cambiate, in alcuni persiste una mentalità chiusa, altri invece sono riusciti ad abbattere ogni pregiudizio e scetticismo sull’amore. Concludiamo, come Pasolini aveva fatto in Comizi d’amore con una citazione sempre attuale: “Che al vostro amore si aggiunga la coscienza del vostro amore", che ci invita ad avere piena consapevolezza di ciò che siamo e di questo sentimento unico.
A cura di
Francesca Patruno, Claudia Marzano, Ilaria Pasculli