Speciale elezioni
Lettori e lettrici di 3:14 p.m. magazine,
vi accompagneremo in questi ultimissimi giorni di campagna elettorale per l'elezione dei rappresentanti di istituto, pubblicando le interviste che abbiamo rivolto ai nostri compagni che hanno scelto di candidarsi. Convinti dell'importanza di una scuola democratica e della necessità di eleggere quegli studenti che possano davvero rappresentarci, abbiamo chiesto loro di presentarsi, di spiegarci la loro idea di rappresentanza e quali motivazioni intervengano nella scelta di un candidato.
Pensiamo che sia importante approfondire e confrontare l'idea di scuola e gli obiettivi di ciascun candidato, al fine di poter operare delle scelte consapevoli.
Redazione
"Studenti attivi protagonisti": Gabriele Gazzilli
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Ciao, sono Gabriele Gazzilli di 5B, quest’anno ho deciso di ricandidarmi all’istituto per vari motivi. Essendo il mio ultimo anno, credo di avere la responsabilità e il dovere di essere uno studente attivo, dando il mio contributo alla comunità scolastica e studentesca. Dopo anni ormai di sterilità culturale (situazione aggravatasi con l’avvento della pandemia), mi piacerebbe che ai momenti di svago di svago si aggiungano anche momenti di riflessione e confronto (specifico non sostituendoli, ma andandosi ad aggiungere) per mantenere fede al nostro “orgoglio liceale”. Credo di essermi sempre impegnato per il Nuzzi, proponendo iniziative ed esponendomi sempre in prima linea.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
Il rappresentante non deve essere il “capo” degli studenti, ma il loro portavoce. Punto, nel caso vincessi queste elezioni, ad una rappresentanza che riesca a comprendere e a far partecipare attivamente tutti i ragazzi della nostra scuola, ascoltando e realizzando le proposte di ognuno, senza escludere nessuno o prediligere alcuni, come si è fatto negli anni passati.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Penso che la visibilità influisca marginalmente, i ragazzi sono intelligenti e voteranno la figura che più li ha convinti durante la campagna elettorale. La visibilità non è nulla in confronto alla concretezza delle azioni, anche se, come anticipato inizialmente, un minimo di influenza, ahimè, ce l’ha. Grazie per questa occasione, auguro una buona compagna agli altri candidati, ma soprattutto un buon voto ai ragazzi!
"I care", come insegnava Don Milani: Francesco Lattanzio
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Sono Francesco Lattanzio, alunno della 5E e rappresentante della consulta provinciale. Mi definisco un giovane solare, attento e responsabile; mi piace tanto circondarmi di gente e impegnarmi a livello sociale, prendendomi cura soprattutto dei più deboli. Ho scelto di candidarmi perché mesi fa mi sono innamorato di una frase di don Lorenzo Milani che recita “I care”. Da lì ho pensato che forse era giunto il momento di candidarmi per rappresentare la voce di tutti gli studenti, nessuno escluso, e di essere un punto di riferimento costante per migliorare quell’ascensore sociale che prende il nome di scuola. Sin dal primo anno provo amore per questa comunità e porto nel mio cuore il sogno di rappresentarla non solo a livello provinciale.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
Essere rappresentante non è cosa facile, infatti è una scelta. Per me essere rappresentante vuol dire essere una persona genuina, umile, che mette a disposizione la sua persona per gli altri. Si rende punto di riferimento in ciascuna situazione e non sente distanza, si considera una persona alla pari di tutte, e soprattutto sente dentro di sé l’appartenenza ad una comunità che a gran voce vuole essere rappresentata e chiede innovazione… Un degno rappresentante segna e sogna.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
La visibilità è un dato importante di un candidato ma non conta solo quella. Un candidato viene apprezzato dalla comunità soprattutto se affronta il dialogo e “mette le mani in pasta”, proponendo e facendosi carico di iniziative e responsabilità. È importante prima del voto che ciascuno studente conosca da tutti i punti di vista il candidato per farsi la giusta idea ed esprimere nel giusto modo il voto. Informarsi e formarsi per scegliere consapevolmente.
Nicola Piscardi, pronto ad ascoltare tutti
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Piacere sono Nicola Piscardi della 5C, cercherò di fare una breve presentazione di me stesso senza risultare troppo noioso. Sono una persona estremamente gioiosa, positiva e solare, pronto ad ascoltare e risolvere i problemi con raziocino e soprattutto nel modo più pacifico possibile per accontentare tutte le parti. Riconosco anche i miei difetti e ammetto talvolta di essere indolente e di pensare di poter trovare una soluzione sempre e per tutto.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
Questi elementi della mia persona li ho uniti nella mia idea di rappresentanza, che mi hanno spinto a voler unificare la scuola, a voler essere un punto di riferimento per i ragazzi e nella speranza di poter dare ai ragazzi una visione della scuola diversa, fatta di aiuti reciproci e voler bene, caratteristiche che dovranno essere fondamentali nella vita futura. La mia idea di rappresentanza è una figura colta, paziente, pronta a schierarsi dalla parte del giusto e trovare una soluzione per accontentare tutti e sapere di avere una persona che farà il possibile, nei limiti dei suoi poteri, per accontentarti.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Dal mio punto di vista, per raggiungere questa vetta, la popolarità non è tutto, bisogna integrare questo vantaggio con la fiducia, e mostrare ai ragazzi che potranno vedere in te una figura di riferimento, a cui si porta e soprattutto dà rispetto, una figura cardine che lo studente saprà avere sempre al suo fianco e dalla sua parte.
La scuola è una seconda casa per Marco Suriano
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Mi chiamo Marco Suriano e sono un ragazzo della 4E. La mia candidatura nasce dalla volontà di mettermi a disposizione della nostra comunità e renderla partecipe attivamente della vita scolastica. Questa, infatti, non deve consistere nel frequentare l’istituto in modo distaccato per il fine ultimo di completare un programma ministeriale.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
La scuola deve rappresentare un punto di riferimento per tutti i ragazzi, una seconda casa, un luogo in cui coltivare le proprie passioni e manifestare per i propri diritti. Tutto ciò si può perseguire soltanto con la completa inclusione di tutti gli studenti, chiamati a condividere con la nostra grande famiglia la propria parte più bella. Perciò la mia idea di rappresentanza consiste nel rendere possibile, nel limite del consentito, la realizzazione delle volontà dei ragazzi, che sono il vero cuore del sistema scolastico.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
È capitato che la vittoria delle elezioni d’istituto sia stata fortemente influenzata dalla visibilità di cui ogni candidato disponeva. In tal senso faccio appello all’intelligenza e al senso critico di tutti noi perché siamo chiamati ad esprimere una preferenza per la scelta dei nostri rappresentanti, scelta che deve avvenire esclusivamente sulla base della valutazione delle capacità e delle proposte dei candidati.
Un percorso di contenuti e sostanza: Nicola Lopetuso
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Mi chiamo Nicola Lopetuso e frequento la 5D. Ho deciso di candidarmi perché sin dai primi anni nel liceo Nuzzi ho sempre cercato di dare il mio contributo sia alla mia classe sia all’istituto, tra alunni e docenti. Oggi che sono in quinta e ho maturato quella giusta esperienza di conoscenze programmatiche vorrei dare ancora di più il mio contributo per alcune novità.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
La mia idea di rappresentanza è semplice e lineare: creare una sorta di collegamento continuo tra alunni, docenti e dirigente scolastico, al fine di monitorare costantemente l’attività scolastica con una visione innovativa nel pieno rispetto delle regole e della buona educazione.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Sicuramente nell’immediato la visibilità è importante, ma le idee sono determinanti al fine di un percorso fatto di contenuti e sostanza.
"Candidarmi?": Giorgia cannone e la sua sfida al femminile
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Ciao, sono Giorgia Cannone della 4A, candidata all’istituto. Sono una ragazza socievole, intraprendente, pronta ad assumermi le mie responsabilità; infatti, negli ultimi due anni ho svolto l’incarico di rappresentante di classe, entrando nel mondo della rappresentanza seppur in piccola parte, ma che sicuramente mi è servita per arrivare oggi a sentirmi pronta a rappresentare una collettività più vasta.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
Il ruolo del rappresentante d’istituto mi ha da sempre affascinata in quanto permette di espandere il liceo a qualcosa che vada al di là del solo studio e che permette di creare una vera e propria comunità di studenti che condividono interessi, passioni, idee e progetti. La decisione di candidarmi la reputo una sfida personale perché dopo anni in cui c’è stata una rappresentanza prevalentemente maschile, penso che questo incarico debba essere affidato anche ad una componente femminile, che possa quindi fornire punti di vista differenti e rappresentare davvero tutta la collettività del liceo.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Ritengo che uno dei fattori che più influenzi il voto sia la visibilità del candidato, i rapporti anche extra scolastici che ha con altri alunni, che saranno ovviamente più propensi a votare qualcuno che conoscono e di cui si fidano, piuttosto che una persona a loro sconosciuta. Al tempo stesso, però, è indispensabile condurre un’ottima campagna elettorale che possa confermare il voto, se il candidato si conosce già, e possa ispirare fiducia tanto da farsi preferire ad altri candidati più conosciuti ma con un programma meno coinvolgente.
"Candidarsi è assumersi una responsabilità": Riccardo Gallo
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Ciao ragazzi, mi presento mi chiamo Riccardo Gallo e frequento la 5ASA. Molti di voi mi conosceranno già in quanto ho già ricoperto la carica da rappresentante di istituto lo scorso anno, vivendo l’esperienza più bella e formativa che abbia mai vissuto. Sono una persona molto estroversa, coinvolgente, determinata e solare. In quanto sono il primo a provare nuove esperienze e successivamente coinvolgere gli altri, poi ho la “parlata facile” e se comincio non smetto più. Mi mostro alle persone per come sono davvero. Mi reputo determinato perché chi mi conosce sa che quando mi impunto nel fare qualcosa, la faccio, qualunque essa sia. Penso che, se ti poni un obiettivo, con la dedizione, la forza di volontà e il sacrificio, lo porti a termine, è solo una questione mentale, il resto viene da sé. In queste quattro mura noi siamo una famiglia, gli studenti del Nuzzi sono una famiglia e dobbiamo collaborare per ottenere più risultati possibili.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
Secondo me, il ruolo del rappresentante è molto vasto e spazia su vari campi: non è solo organizzare le assemblee, mediare con la preside, i vari prof, verificare l’utilizzo dei fondi scolastici nei vari progetti (queste sono solo “le caratteristiche base” del rappresentante di istituto). Io tengo in particolare alla cura del rapporto con il singolo studente, a rallegrarlo nei momenti no, a scambiare la chiacchiera in modo totalmente informale, come se fossimo “amici da una vita”. È importante far sentire a proprio agio tutti; inoltre bisogna essere sempre sorridenti mettersi in gioco.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Secondo me, la visibilità di un candidato rispetto ad un altro non è un fattore determinante nella scelta del voto da parte dello studente, si parla di un piccolo “vantaggio” in quanto, secondo me, il maggior fattore determinante è la presenza di idee, innovazioni, pensieri positivi, ma soprattutto voglia di fare. Il candidato più “conosciuto “ rispetto ad un'altra persona “meno conosciuta se non ha idee, non ha proposte, non vuole migliorare questa scuola non avrà sicuramente lo stesso seguito della persona meno conosciuta ma che davvero si vuole mettere in gioco, portando novità ed idee interessanti. Anche solo candidarsi rappresentante di istituto significa prendersi una responsabilità, quindi non è una scelta semplice da prendere, bisogna volerlo davvero ed essere decisi. Ragazzi, spero di aver risposto nel modo più coerente ed esaustivo possibile, questa è la mia idea di rappresentante di istituto.