"I care", come insegnava Don Milani: Francesco Lattanzio

(Tempo di lettura: 1 - 2 minuti)

Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Sono Francesco Lattanzio, alunno della 5E e rappresentante della consulta provinciale. Mi definisco un giovane solare, attento e responsabile; mi piace tanto circondarmi di gente e impegnarmi  a livello sociale, prendendomi cura soprattutto dei più deboli. Ho scelto di candidarmi perché mesi fa mi sono innamorato di una frase di don Lorenzo Milani che recita “I care”. Da lì ho pensato che forse era giunto il momento di candidarmi per rappresentare la voce di tutti gli studenti, nessuno escluso, e di essere un punto di riferimento costante per migliorare quell’ascensore sociale che prende il nome di scuola. Sin dal primo anno provo amore per questa comunità e porto nel mio cuore il sogno di rappresentarla non solo a livello provinciale.

Qual è la tua idea di rappresentanza?
Essere rappresentante non è cosa facile, infatti è una scelta. Per me essere rappresentante vuol dire essere una persona genuina, umile, che mette a disposizione la sua persona per gli altri. Si rende punto di riferimento in ciascuna situazione e non sente distanza, si considera una persona alla pari di tutte, e soprattutto sente dentro di sé l’appartenenza ad una comunità che a gran voce vuole essere rappresentata e chiede innovazione… Un degno rappresentante segna e sogna.

Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
La visibilità è un dato importante di un candidato ma non conta solo quella. Un candidato viene apprezzato dalla comunità soprattutto se affronta il dialogo e “mette le mani in pasta”, proponendo e facendosi carico di iniziative e responsabilità. È importante prima del voto che ciascuno studente conosca da tutti i punti di vista il candidato per farsi la giusta idea ed esprimere nel giusto modo il voto. Informarsi e formarsi per scegliere consapevolmente.

L'autore
: Lorenzo Miani
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