"Candidarsi è assumersi una responsabilità": Riccardo Gallo
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Ciao ragazzi, mi presento mi chiamo Riccardo Gallo e frequento la 5ASA. Molti di voi mi conosceranno già in quanto ho già ricoperto la carica da rappresentante di istituto lo scorso anno, vivendo l’esperienza più bella e formativa che abbia mai vissuto. Sono una persona molto estroversa, coinvolgente, determinata e solare. In quanto sono il primo a provare nuove esperienze e successivamente coinvolgere gli altri, poi ho la “parlata facile” e se comincio non smetto più. Mi mostro alle persone per come sono davvero. Mi reputo determinato perché chi mi conosce sa che quando mi impunto nel fare qualcosa, la faccio, qualunque essa sia. Penso che, se ti poni un obiettivo, con la dedizione, la forza di volontà e il sacrificio, lo porti a termine, è solo una questione mentale, il resto viene da sé. In queste quattro mura noi siamo una famiglia, gli studenti del Nuzzi sono una famiglia e dobbiamo collaborare per ottenere più risultati possibili.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
Secondo me, il ruolo del rappresentante è molto vasto e spazia su vari campi: non è solo organizzare le assemblee, mediare con la preside, i vari prof, verificare l’utilizzo dei fondi scolastici nei vari progetti (queste sono solo “le caratteristiche base” del rappresentante di istituto). Io tengo in particolare alla cura del rapporto con il singolo studente, a rallegrarlo nei momenti no, a scambiare la chiacchiera in modo totalmente informale, come se fossimo “amici da una vita”. È importante far sentire a proprio agio tutti; inoltre bisogna essere sempre sorridenti mettersi in gioco.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Secondo me, la visibilità di un candidato rispetto ad un altro non è un fattore determinante nella scelta del voto da parte dello studente, si parla di un piccolo “vantaggio” in quanto, secondo me, il maggior fattore determinante è la presenza di idee, innovazioni, pensieri positivi, ma soprattutto voglia di fare. Il candidato più “conosciuto “ rispetto ad un'altra persona “meno conosciuta se non ha idee, non ha proposte, non vuole migliorare questa scuola non avrà sicuramente lo stesso seguito della persona meno conosciuta ma che davvero si vuole mettere in gioco, portando novità ed idee interessanti. Anche solo candidarsi rappresentante di istituto significa prendersi una responsabilità, quindi non è una scelta semplice da prendere, bisogna volerlo davvero ed essere decisi. Ragazzi, spero di aver risposto nel modo più coerente ed esaustivo possibile, questa è la mia idea di rappresentante di istituto.