Speciale elezioni
Lettori e lettrici di 3:14 p.m. magazine,
vi accompagneremo in questi ultimissimi giorni di campagna elettorale per l'elezione dei rappresentanti di istituto, pubblicando le interviste che abbiamo rivolto ai nostri compagni che hanno scelto di candidarsi. Convinti dell'importanza di una scuola democratica e della necessità di eleggere quegli studenti che possano davvero rappresentarci, abbiamo chiesto loro di presentarsi, di spiegarci la loro idea di rappresentanza e quali motivazioni intervengano nella scelta di un candidato.
Pensiamo che sia importante approfondire e confrontare l'idea di scuola e gli obiettivi di ciascun candidato, al fine di poter operare delle scelte consapevoli.
Redazione
Dylan Alicino: Innovazione e unione nella scuola
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Sono Dylan Alicino della 4BSA e mi sono candidato come rappresentante d’istituto del Nuzzi perché credo fortemente che la scuola sia un’istituzione vecchia fatta per noi giovani, quindi siamo noi a doverla innovare e io vorrei dare a noi studenti la possibilità di farlo. Sono sicuro di riuscire nel mio intento perché mi ritengo una persona molto determinata, sicura e capace di portare a termine i propri obiettivi, specialmente se sono progetti interessanti come quelli che vorrei presentare e attuare nella nostra scuola.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
La mia idea di rappresentanza è mettersi a disposizione del singolo studente e dell’intera scuola, ascoltare le problematiche delle classi, risolvendole insieme, e provare a tutti i costi a portare l’idea di innovazione e di unione nella scuola, con nuove idee che ci permettano di andare avanti insieme, come una famiglia.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Credo che il voto sia in parte condizionato dalla visibilità del candidato e in parte espresso in base alle idee che lo stesso candidato propone. Chiaramente se il candidato ha una visibilità importante, ma presenta un programma poco originale e senza alcun valore, sarà l’etica e l’intelligenza degli studenti, anche di quelli che per la sua visibilità l’avrebbero votato, a far loro capire che la direzione presa non era delle migliori. Io sogno di essere rappresentante d’istituto già dalla mia prima candidatura in secondo anno, quindi per questa scuola, ma specialmente per gli studenti di questa scuola, darei di tutto.
"Tutti noi studenti protagonisti": Valentina Patruno
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Sono Valentina Patruno, alunna della 3B, e penso che le parole che meglio definiscano la mia persona siano responsabile, pragmatica e affidabile. Amo confrontarmi ed interessarmi alle problematiche comuni col fine di rendermi utile per aiutare gli altri, dando il massimo di me stessa. Proprio queste due mie caratteristiche mi hanno spinto quest’anno a candidarmi. Ho da sempre sentito la voglia di mettermi in gioco e rappresentare questa scuola, col fine di valorizzarla e rendere tutti gli studenti protagonisti di questo sistema.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
L’essere rappresentante è dare se stessi alla scuola, mettersi a disposizione e saper ascoltare tutti, col fine di rendere tutti gli studenti protagonisti. Per me, essere un vero rappresentante equivale a sentirsi uno studente al pari degli altri, sapendo mettersi in prima linea nell’ascolto ed essendo per gli altri un punto di riferimento, sicuro e aperto al confronto.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
In parte la visibilità aiuta, tuttavia penso che sia anche importante la capacità di comunicazione e il mettersi in gioco esponendo le proprie idee e mostrando ciò che vorrebbe davvero si realizzasse.
Un percorso in due per Matteo Alicino e Antonio Scarabino
Ragazzi, spiegateci il motivo della vostra candidatura.
M. Alicino: Ciao, sono Matteo Alicino, uno dei candidati per la rappresentanza del nostro istituto, frequento il quinto anno nella sezione D e quest’anno ho deciso di provare ad intraprendere questo compito.
Ho deciso di mettermi in gioco con l’ottica di migliorare quegli aspetti “negativi” che la nostra scuola possiede tutt’ora, ma anche perché volevo lasciarle un mio ricordo visto che è stato il luogo che mi ha ospitato per cinque anni. In quest’esperienza ho pensato che la persona migliore con cui potessi candidarmi fosse un mio amico a cui sono strettamente legato e con il quale ho condiviso i momenti migliori, ci conosciamo da quasi dieci anni: lui è Antonio Scarabino di 5D. Abbiamo scelto di compiere insieme questo percorso perché, avendo una forte legame, abbiamo capito che siamo molto affini e che la creatività e l’onestà sono i nostri punti di forza.
A. Scarabino: Innanzitutto mi presento, sono Antonio Scarabino, studente della classe 5D, anche se la maggior parte di voi probabilmente mi conoscerà come Bino. Quest’anno ho preso l’importante decisione di propormi come rappresentante di istituto, al fine di collaborare in modo concreto allo sviluppo della mia scuola, la mia casa. Questa scuola mi ha permesso di crescere in questi 5 anni e dunque ho deciso di candidarmi al fine di offrire il mio supporto per migliorare le problematiche da me riscontrate in questi anni. In realtà, questa scelta non l’ho fatta da solo, ma con quello che potrei definire quasi un fratello, data la nostra amicizia che procede da quasi 10 anni. Lui è Matteo Alicino e vogliamo intraprendere insieme questa esperienza, date le nostre affinità prima caratteriali e poi ideologiche. Dunque, è proprio la nostra amicizia e la fiducia che riponiamo uno nell’altro, il nostro punto di forza.
Qual è la vostra idea di rappresentanza?
M. Alicino: Io penso che la vera essenza della rappresentanza si ottenga nel momento in cui tutti, seppur in modalità differenti, si sentano a loro agio nel poter esprimere il proprio pensiero, senza pensar minimamente che questo possa essere oggetto di derisione da parte di altri, fare in modo che tutti possano sentirsi rappresentati.
A. Scarabino: Credo che essere rappresentanti significhi lavorare affinché tutti possano sentirsi parte integrante della scuola e liberi di esporre ed esprimere le proprie idee senza alcun giudizio. Questo è quello che in questi anni ho sempre cercato e che mi impegnerò a garantire ad ognuno di voi.
Pensate che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
M. Alicino: Credo che avere conoscenze all’interno della scuola giovi fino ad un certo punto; certo, queste aiutano molto il candidato, però, penso che, al di là di tutto ciò, il futuro rappresentante debba essere votato sulla base di quello che propone agli studenti, sulla base di quanto sia in grado di proporre soluzioni, progetti ed eventuali novità del tutto fattibili da attuare nel nostro istituto e che riescano a coinvolgere il maggior numero di persone possibili in un’ottica di inclusività e condivisione.
A. Scarabino: Riguardo la visibilità, ritengo che abbia una grande influenza, ma penso che gli ideali, l’affidabilità e i programmi dei candidati debbano essere anteposti a questa.
"Insieme per una scuola unita": Riccardo Sardano
Ciao, spiegaci il motivo della tua candidatura.
Ciao, sono Riccardo Sardano, ho deciso di candidarmi all’istituto per il senso di appartenenza al liceo e perché sono sempre stato una persona attiva nella scuola e con questa carica potrei esserlo maggiormente.
Qual è la tua idea di rappresentanza?
Per me il rappresentante deve essere presente fra gli alunni e accogliere tutte le loro proposte; deve contribuire a formare una scuola unita, facendo partecipare tutti alle attività e non solo un gruppo ristretto come succede spesso.
Pensi che il voto sia condizionato dalla visibilità del candidato o venga espresso in base alle sue idee?
Penso che il voto sia condizionato dalla visibilità solo in piccolissima parte e che dipenda soprattutto dalle idee.