Ultima modifica: 29 Marzo 2017

IL 21 MARZO, GIORNATA IN MEMORIA DELLE VITTIME DELLE MAFIE

È LEGGE!

la Camera dei Deputati, ha approvato in via definitiva con 418 voti a favore e nessun contrario, la legge che celebra il 21 marzo quale Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

L’istituzione del 21 marzo come “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” è per Libera motivo di soddisfazione. Sin dall’inizio – da quel 21 marzo 1996 che si svolse a Roma e poi, nel corso di 21 anni, in ogni Regione e città d’Italia – Libera ha creduto nell’importanza di una memoria condivisa, viva, che ricordasse tutte le vittime nella loro pari dignità, a prescindere dai ruoli svolti e dalla notorietà avuta in vita. Così come ha creduto che quella dignità andasse estesa non solo alle vittime delle mafie, ma a chiunque avesse perso la vita per forme di violenza, di terrorismo, di criminalità. 

L’istituzione del 21 marzo come ”Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” ci spinge ad essere ancora più incisivi nella proposta culturale come società civile nel suo insieme.

Questo comporta, un investimento sul piano educativo affinché si moltiplichino quelle iniziative e quei percorsi che fanno del 21 marzo non una semplice ricorrenza, ma la tappa di un quotidiano impegno per la giustizia, per la verità, per il bene comune. Quelle persone non sono morte per essere ricordate con lapidi, targhe e discorsi di occasione. Ma per un sogno di democrazia che sta a tutti noi realizzare.

Secondo il testo di legge, approvato alla Camera, “in occasione della Giornata nazionale della memoria e dell’impegno gli Istituti scolastici di ogni ordine e grado promuovono, nell’ambito della propria autonomia e competenza nonché delle risorse disponibili a legislazione vigente, iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale, della lotta alle mafie e sulla memoria delle vittime delle mafie.

Al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche, possono essere altresì organizzati manifestazioni pubbliche, cerimonie, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, nonché iniziative finalizzate alla costruzione, nell’opinione pubblica e nelle giovani generazioni, di una memoria delle vittime di mafie e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia recente e i successi delle Stato nelle politiche di contrasto e di repressione di tutte le mafie. Le iniziative previste dal presente comma sono organizzate nell’ambito di risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Quanto riportato nel testo di legge ci spinge ad essere ancora più incisivi nella nostra proposta come educatori e docenti.

Per questo motivo rinnoviamo l’invito alle scuole di tutta Italia a prendere parte alla XXII giornata della memoria e dell’impegno che unirà attraverso un ideale ponte Locri agli spazi di memoria organizzati in tutta Italia. 

Il primo giorno di primavera, quest’anno, ancora con più forza, dovrà essere un momento sentito e condiviso da tutti, soprattutto nelle scuole e in tutti quei luoghi in cui si produce conoscenza e coscienza critica.

Per questo motivo ricordiamo a tutti i docenti di ogni ordine e grado, che le classi e le scuole impossibilitate a partecipare alla manifestazione potranno far diventare l’istituto, l’aula magna o la singola classe, un “luogo di speranza”. Questo sarà possibile leggendo, in una momento di memoria, nella mattinata del 21 marzo simultaneamente alle altre manifestazioni, l’elenco dei nomi delle vittime innocenti delle mafie; oppure collegandosi alla diretta streaming della manifestazione di Locri, che sarà trasmessa sul sito di Libera (www.libera.it) per diffondere capillarmente il messaggio della Giornata.