Hamlet in versione musicale allo Showville di Bari

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Giovani performer, brani rock hanno dato vita allo splendido testo di Shakespeare, Hamlet. Un’esperienza inedita per alcune classi del Liceo Nuzzi, che presso il teatro Showville a Bari hanno assistito alla famosa tragedia shakespeariana “Hamlet”, rappresentata interamente in lingua inglese dalla compagnia “Palketto stage”.

Lo spettacolo, universalmente considerato capolavoro del drammaturgo inglese, appartiene al corpo delle dark tragedies, ovvero quelle opere che si contraddistinguono per l’intensità di temi macabri, primo fra tutti la morte. La storia, sintetizzata, ha come protagonista il principe danese Amleto, orfano di padre, ucciso dallo zio Claudio, il nuovo re. Attraverso l’incontro con lo spirito del genitore defunto, il ragazzo comprende la dinamica dell’omicidio ed è intenzionato a vendicarsi. Dopo una serie di peripezie, diverse morti, e continui ripensamenti sulle proprie azioni, Amleto riesce ad uccidere suo zio, rimanendo però fatalmente avvelenato; muore insieme alla sua nemesi.
La rappresentazione ha sin dal principio coinvolto il pubblico interamente composto da studenti, avvantaggiati dalla semplificazione della trama e dei dialoghi, offrendo diversi spunti di riflessione sui temi proposti nel capolavoro shakespeariano. La modernità dell’opera, infatti, messa ancora in scena dopo diversi secoli, è riconducibile alla marcata introspezione dei personaggi, presentati come umani, pieni di imperfezioni. Il celeberrimo passaggio “essere o non essere” (prima scena del terzo atto) può probabilmente sintetizzare al meglio la condotta umana, spesso in bilico tra l’idea di una vita statica ma sofferente, contrapposta alla ribellione dell’animo, di cui, però, non si conoscono le conseguenze. Tale indecisione fu colta esemplarmente da Shakespeare agli inizi del XVII secolo, ma è ancora oggi al centro di numerosi dibattitti, tanto da essere denominata proprio come “dubbio amletico”.
Un altro elemento che ha caratterizzato la messa inscena da parte della compagnia Palketto stage è stato l’uso di famose canzoni moderne (come, per esempio, Bohemian Rhapsody e Skyfall) per connotare i momenti salienti della trama, cambiando appositamente i testi musicali per adattarli ai contesti delle singole scene. Anche questa scelta è ulteriore riprova dell’attualità di Hamlet, in quanto gli estratti musicali affrontavano in maniera sorprendentemente simile alla tragedia seicentesca i temi dell’amore, dell’odio, dell’indecisione e della sofferenza. Alle musiche, inoltre, va dato il merito di aver vivacizzato la sala e favorito l’attenzione della rappresentazione, creando un clima di tensione e suspence, soprattutto nelle ultime scene.
Oltre alla rappresentazione, la compagnia Palketto stage ha proposto l’approfondimento dell’opera teatrale e degli attori con quindici minuti di intenso workshop, durante i quali i ragazzi hanno potuto esprimere domande e perplessità sia sul testo in sé che sull’organizzazione dello spettacolo.
Questa attività ha segnato un nuovo approccio più consapevole al mondo del teatro, indirizzata alla conoscenza dei metodi teatrali, un’esperienza originale, che raramente si ha l’opportunità di vivere.

Maria Caterina Lotito Giorgia Marzano Francesco Di Palma, classe terza E

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