25 aprile: la nostra festa della Liberazione

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Anche quest’anno celebriamo la liberazione definitiva dal nazifascismo da parte delle truppe alleate e dei partigiani, avvenuta il 25 Aprile del 1945.

La nostra Nazione, da tempo nelle mani degli oppressori nazifascisti, che la vessavano con le loro “regole” totalitarie, era tra l’altro reduce da vent’anni di regime fascista.
L’Italia era stata martoriata e travolta dalla Seconda Guerra Mondiale: migliaia di soldati erano morti, migliaia di Ebrei erano stati deportati e sterminati nei campi di concentramento, ovunque dolore, devastazione, morte.
La liberazione portò con sé un’atmosfera di festa ed euforia: tantissimi italiani poterono finalmente, dopo più di 20 anni di oppressione, esprimere liberamente il proprio pensiero. Si poteva pensare di tornare a vivere in tranquillità e in pace, senza più preoccuparsi dei bombardamenti, del coprifuoco, dei razionamenti, della fame, della miseria… Tutto questo apriva alla speranza, certo! Però… c’era anche un Paese da ricostruire: edifici, case, campi, fabbriche, chiese, scuole erano andati distrutti. Donne e uomini armati di una grandissima forza di volontà si sono, da quel momento in poi, impegnati affinché un intero Paese potesse rinascere.
La festa della Liberazione, quindi, ricorda non solo i partigiani che coraggiosamente hanno combattuto per la libertà e contro l’oppressione,  ma anche tutti coloro che si sono prodigati negli anni successivi affinché l’Italia ripartisse sotto tutti i punti di vista, anche sul piano dei principi legislativi attraverso la creazione di una Costituzione che è considerata tra le più belle e perfette al mondo.
La nostra condizione di cittadini liberi è una grandissima fortuna, non dobbiamo mai darla per scontata. Bisogna tenere presente, infatti,  che ancora oggi, in tutto il mondo, ci sono milioni di persone che vivono sotto regimi totalitari e convivono con terribili conflitti. E’ giusto rivolgere un pensiero pieno di speranza a tutti  coloro che oggi non sono liberi, in varie parti del mondo, auspicando, in particolare, che gli ucraini e i palestinesi siano liberati dai sanguinosi conflitti che li opprimono  da troppo tempo. 
La libertà è un diritto sacrosanto e intoccabile che deve essere tutelato per tutti e da tutti: non si può essere sereni e celebrare una giornata significativa come questa sapendo che vi sono, non molto distante da qui e in questo stesso momento, moltissime persone oppresse. 
L’augurio per questo 25 Aprile 2024 è che la parola LIBERTA’ sia qualcosa di concreto e tangibile per ciascun individuo, non solo retorica.

Buona Festa della Liberazione!

Vincenzo Troia, classe terza

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