Direzione manganelli?

Alt tag

Un doloroso avvenimento ha scosso Pisa e l’intera nazione: dei ragazzi, tra cui alcuni anche minorenni, impegnati in una manifestazione a favore della Palestina, sono stati fermati e pestati a sangue dalla polizia con i manganelli.
L’evento ha portato addirittura il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, a scendere in campo e a mettere ordine, diffondendo un comunicato, definito da molti uno dei più ‘’duri’’ della sua presidenza: un testo breve, di dieci righe, per denunciare la repressione attuata dalle Forze dell’Ordine. Il Presidente della Repubblica ha parlato
della libertà di manifestare pubblicamente opinioni, richiamando involontariamente l’articolo 21 della nostra Costituzione.
Parole, queste, che suscitano una profonda riflessione sullo stato attuale del diritto alla libertà di pensiero. A questa si aggiunge anche una domanda generale:
‘’In che direzione si sta andando?’’.
L’aspetto che più emerge è il clima di terrore, paura e repressione che si è venuto a creare e del quale si vuole trovare la radice. Considerando che il corteo era, da quanto si evince, non autorizzato ma allo stesso tempo pacifico qual è stata la motivazione di tale attacco?
O meglio, c’era una motivazione?
Per una valutazione oggettiva dell’accaduto bisogna ovviamente aspettare l’esito delle indagini. È chiaro, però, che a tutto ciò ci deve essere una risposta affinché situazioni del genere, che forse non sono mai state viste prima, non si rivedano più in futuro. Per far questo, ritornano ancora una volta le parole di Mattarella, il quale ha invitato il governo a garantire sia la libertà di pensiero sia la
capacità di assicurare sicurezza, senza i manganelli.
Ma oggi, in Italia, vengono garantiti questi diritti?

Riccardo Parenza, classe seconda

Autore

Instagram
Skip to content