Furto al Nuzzi: la Dirigente Ruggiero risponde

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«Non vi è democrazia e vera civiltà senza rispetto delle regole. Solo chi conosce la realtà dei fatti e i rischi su persone e patrimonio pubblico può assumersi la responsabilità di determinate decisioni, prese esclusivamente nel rispetto delle regole e per il bene della Comunità del Nuzzi, in ragione del ruolo ricoperto e della deontologia professionale».

Un ricco bottino per i ladri che ieri, intorno alle 10.30, hanno rubato ben 5 monopattini e una bicicletta elettrica, parcheggiati nello spazio esterno, antistante il cortile, del nostro Liceo Nuzzi. Con molta destrezza, i ladri, fuori dai radar delle telecamere dell’edificio, hanno tagliato le catene dei monopattini e delle biciclette e li hanno caricati su un furgone bianco, fuggendo via a tutta velocità. La scena è stata filmata da alcuni studenti presenti nel cortile della scuola al momento del furto. In tempo reale i video registrati sono diventati virali. Gli studenti derubati e lo staff di presidenza sono intervenuti, senza poter fare ormai più nulla, se non avvertire le forze dell’ordine; gli alunni hanno sporto denuncia.
Immediata la protesta delle famiglie e degli studenti; si è mobilitata addirittura l’Associazione di Impegno Civico “Io ci sono”, puntando il dito contro il Liceo Nuzzi, che vieta ai propri studenti di parcheggiare “nell’area scolastica protetta e recintata”.

È doverosa una precisazione oltre che una rettifica ai commenti inopportuni che stanno circolando. La Dirigente, prof.ssa Nicoletta Ruggiero, dispiaciuta per l’accaduto e pronta ad intervenire per quanto di sua competenza, comprendendo il disagio arrecato alle famiglie dal furto, non ha tardato, però, a rispondere. Riceviamo e riportiamo il suo intervento.

“In primo luogo deve evidenziarsi che il luogo dei furti documentati è costituito dall’area esterna al perimetro dell’Istituto che comprensibilmente presenta molteplici criticità: 1) intanto vi è la presenza di un cantiere, di pertinenza provinciale, le cui vicende si trascinano, come è ben noto, da ormai 10 anni, che possiede al suo interno uno spazio da destinarsi, a lavori ultimati, a parcheggio di auto, motocicli, bicilette e monopattini, ma al momento evidentemente non disponibile; 2) vi è poi uno spazio esterno, limitato, e con cancello su via Cinzio Violante, contiguo al cantiere, che rappresenta principalmente, in tutta la parte centrale, il punto di raccolta del Piano di evacuazione dell’Istituto e che consente il parcheggio, non custodito, lungo la parte perimetrale, di poche autovetture dei soli dipendenti scolastici e fornitori autorizzati, e non già di utenti (studenti ed esterni). In secondo luogo, pur esistendo un’area interna al perimetro dell’Istituto, essa non è certamente utilizzabile come luogo di ricovero di automezzi. Non è possibile infatti adibire detto cortile della scuola al parcheggio di biciclette, bici elettriche e monopattini per motivi di sicurezza, come peraltro già ampiamente spiegato a studenti e famiglie all’inizio dell’anno scolastico in occasione di svariate interlocuzioni per le vie brevi e regolato con apposita direttiva dirigenziale sin da settembre 2023.  Sicché non vi sono altri spazi attrezzati ed attrezzabili in quest’area. Inoltre anche questo cortile non è controllato, come tutti i cortili delle scuole, non esistendo specifico personale all’uopo preposto, tant’è che negli anni precedenti si sono verificati episodi di furti e incidenti: addirittura, a causa dell’eccessiva foga con cui gli studenti uscivano dal cortile, si è rischiato qualche investimento.
Ancora, in più occasioni, lo scorso anno, il cancello di ingresso è stato forzato e danneggiato per furti o ingressi di utenti non autorizzati, rimanendo di fatto aperto, prima di ogni riparazione, ed esponendo così a rischio furti anche l’interno della scuola. Solo dopo la consegna del cantiere e dell’annessa area esterna sarà possibile attrezzare e regolamentare parcheggi dedicati a monopattini, bici e motocicli, nonché spazi green di cui ben si conosce e si apprezza l’utilità.
Fino ad allora, il mio dovere è quello di rispettare e fare rispettare le norme a salvaguardia dell’intera popolazione scolastica di oltre 900 persone (studenti e dipendenti), mantenendo inalterate le regole di sicurezza. Inoltre la mia convinzione è che non vi è democrazia e vera civiltà senza rispetto delle regole anche nei casi ai quali abbiamo assistito.
Solo chi conosce la realtà dei fatti e i rischi su persone e patrimonio pubblico può assumersi la responsabilità di determinate decisioni, prese esclusivamente nel rispetto delle regole e per il bene della Comunità, in ragione del ruolo ricoperto e della deontologia professionale».

 

 

 

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